Il campionamento dell'amianto: la normativa e i rilevatori

19 Aprile 2023
Il campionamento dell'amianto: la normativa e i rilevatori

Il campionamento dell’amianto si rende necessario perché questo minerale è molto pericoloso per la salute dei lavoratori. Le sue fibre, disperse nell’aria, quando vengono inalate causano gravi malattie. Nei casi più lievi provocano difficoltà respiratorie. Ma l’esposizione prolungata può sviluppare il tumore alle membrane interne del torace e dell’addome (mesotelioma) e ai polmoni (carcinoma). Queste malattie professionali inoltre hanno tempi di insorgenza molto lunghi e possono manifestarsi a distanza di anni. Per ridurre i rischi è fondamentale indossare idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie ed eseguire il campionamento dell’amianto. È molto importante rilevare le fibre più pericolose: sufficientemente piccole da essere inalate ma troppo grandi da poter essere esalate. 

Il campionamento dell'amianto: la normativa

Il campionamento dell’amianto nei luoghi di lavoro è obbligatorio. Per le attività che possono comportare l’esposizione a questa sostanza, il decreto Legislativo 81/08 “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”, impone al datore di lavoro di eseguire la valutazione del rischio legato alla dispersione nell’aria della polvere e delle fibre. Tutte le lavorazioni che in qualche modo prevedono un contatto con questo minerale prescrivono il monitoraggio e il campionamento dell’amianto aerodisperso. Il valore limite è fissato in 0,1 fibre di amianto per centimetro cubo di aria (pari a 100 fibre per litro) come media ponderata su 8 ore. Vanno adottati processi lavorativi in grado di ridurre al minimo la produzione o l’emissione nell’aria di polvere di amianto e i lavoratori devono sempre indossare DPI delle vie respiratorie adeguati.
Nei luoghi di lavoro dove invece è presente una contaminazione da amianto e da eternit è necessario procedere con la bonifica e la rimozione dei rifiuti pericolosi dalla zona il prima possibile in appositi imballaggi. In passato l’amianto era molto usato nelle pareti divisorie, nelle navi, nelle coperture dei capannoni industriali come materiale isolante termico e acustico. Oggi, dopo averne riconosciuto la pericolosità, la legge-quadro 257 del 1992 vieta in Italia l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di tutti i prodotti che contengono questa sostanza.

amianto

Il rilevatore di amianto

Come rilevatore di amianto viene usata la cassetta portafiltro. Il sistema è composto da una membrana filtrante che viene inserita su un supporto in cellulosa (PAD) ed alloggiata in un portafiltro monouso. La tecnica di campionamento avviene tramite la filtrazione di un volume d’aria noto attraverso una particolare membrana con un basso valore di sostanze interferenti. È necessario infatti misurare concentrazioni presumibilmente basse di fibre. Il rilevatore di amianto è pronto all’uso. Al lavoratore viene dato un dispositivo già assemblato, precaricato. In questo modo si riduce la possibilità di manipolazione. Lo strumento inoltre è pratico da trasportare ed esclude il rischio che cariche elettrostatiche interferenti possano modificare il valore del campione. Solo dopo aver terminato il campionamento dell’amianto, la membrana viene tolta dal supporto, messa in un contenitore apposito e portata al laboratorio dove vengono eseguite le procedure di diafanizzazione e il conteggio al microscopio.

La procedura di campionamento dell'amianto aerodisperso

È possibile eseguire la procedura di campionamento dell’amianto aerodisperso in due modi: personale o ambientale. Il dispositivo personale segue il lavoratore durante lo svolgimento della sua attività. La cassetta portafiltro viene fissata il più vicino possibile alle vie respiratorie con l’apertura rivolta verso il basso e viene collegata ad un campionatore con buone capacità di compensazione sulle perdite di carico (almeno 1000 mm/H2O). La portata è compresa mediamente tra 1,7 e 1,9 l/min.
Nel campionamento dell’amianto ambientale la cassetta portafiltro viene fissata ad un cavalletto e collegata a un campionatore a portata costante con flusso intorno ai 6/10 l/min (max 16 l/ min US-EPA). È importante scegliere di posizionare lo strumento in un punto di prelievo idoneo.

cassette campionamento amianto

Le cassette portafiltro per il campionamento dell'amianto Zefon

Recom Industriale mette a disposizione una gamma completa di cassette portafiltro per il campionamento dell’amianto aerodisperso. Realizzate dall’azienda Zefon sono conformi agli standard NIOSH 7400 e NIOSH 7402, AHERA, OSHA ID 160, EPA, MDHS 39/4 e alle normative D.L. 277/91 in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro e D.M. 6/9/94 relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto. I dispositivi sono costituiti da una membrana in cellulosa o in policarbonato del diametro di 25mm e da una cassetta in polipropilene di alta qualità. I prodotti vengono attentamente assemblati e testati prima di essere impacchettati e spediti. La rigorosa ispezione verifica sia l’abbinamento PAD/filtro che l’assenza di frammenti di MCE. Le cassette portafiltro Zefon sono certificate e permettono di eseguire il campionamento dell’amianto MOCF (microscopio a contrasto di fase NIOSH 7400), TEM (microscopio a trasmissione elettronica NIOSH 7402) o SEM (microscopio a Scansione Elettronica).

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